Torino non è una città. Torino è un insieme di vie e piazze delimitate da palazzi e strade alberate appoggiate sulla carta assorbente. Puoi essere torinese, e questo aiuta a sopravviverci, ma comunque, fin dall'inizio ne verrai assorbito proprio come una piccola goccia d'inchiostro. Forse è proprio tutto quel mare di gocce d'inchostro, prosciugate ed attonite che creano l'alone oscuro che aleggia sull'agglomerato urbano. A Torino non esiste il detto sei dentro o sei fuori. A Torino esiste solo il sei dentro perchè il fuori semplicemente non esiste. Ma dentro dove? e come si entra? e poi si può uscire?
Queste domande sono il mantra che affolla le menti dei creativi, dei "produttivi" di quelli che ancora sono rimasti accesi, che si affacciano sulle belle piazze torinesi con la necessità di muovere le mani ed il cervello per dar forma a qualcosa, per esistere con dignità. La carta assorbente però fa il suo lavoro, indefessa (ma non imparziale) e pian piano, come un universo, espande la sua macchia e trasporta la marea d'inchiostro sempre più in là, lontano dal "Dentro".
La macchia cresce ed il Dentro, al centro, ne rimane pian piano inesorabilmente intrappolato, schiavo delle sue leggi ingiuste, febbricitante nella sua competizione malata, immerso nella sua autoreferenzialità, svuotato dal valore, dall'energia, dalla varietà; il Dentro diventa un buco.
Liberi, liberi davvero. Questo dovrebbe essere il mantra.
Il vino dovrebbe essere libero ma non solo dalle addizioni chimiche o dalle manipolazioni. Ad essere trasparente non dovrebbe essere il vino ma la coscienza di chi lo fa e di chi lo beve. Ormai non è più questione di biologico, organico, naturale o come vi piace chiamarlo. Sono la testa, il cuore e le mani di chi lo fa che dovrebbero essere liberi.
Questa potrà essere l'occasione, il buonissimo pretesto, per riprendere un dialogo con la nostra bella Torino con le sue bellezze barocche, la sua aria decadente, con le gocce brillanti che ancora resistono alla carta assorbente.
Saremo lì con Panikos, Heremit, La Ru ed Estreja che senza tanti giri di parole, come sempre, parleranno per noi mentre noi, liberi, potremmo conversare davvero.
SABATO 7/12 ore 15:00 - 23:00
c/o CIRCOLO RISORGIMENTO _ VIA G. POGGIO, 16 _ TORINO
Ingresso €10 - Info 3922267696